7.1.12

CHIRALITA' parte seconda

19 novembre - 12 dicembre 2011

La chiralità è un paradosso: un'immagine speculare non sovrapponibile a se stessa. Articola e problematizza dunque l’immagine, anzi l’archetipo dello “Specchio”, cioè del doppio, del riflesso, del guardato che guarda.

Chiralità è un’esperienza di scambio e di negoziazione dei saperi che ha preso avvio lo scorso ottobre a partire da un’installazione di Oppy De Bernardo realizzata, a cura di Jean Marie Reynier, presso i Sotterranei dell’Arte a Monte Carasso, Bellinzona (CH).

Un gruppo di lavoro composto da quattro artisti -Ermanno Cristini, Barbara Fässler, Marzia Rossi, Lidia Sanvito-, un filosofo -Simone Frangi-, un critico d’arte -Alessandro Castiglioni-, si è misurato con le distorsioni spazio-temporali proposte dal lavoro di Oppy De Bernardo.

Assumendo questa questione dello sfasamento di spazio e tempo come nucleare e seminale, gli invitati hanno sviluppato un processo di lavoro autonomo e imprevisto, che ha generato una piattaforma aperta di confronto mettendo in campo la diversità delle competenze e dei punti di vista.

Il risultato di questo workshop e l’ulteriore sviluppo dei contributi sono ora esposti nello spazio di riss(e), come secondo momento dialogante, tappa di un percorso che troverà a dicembre un terzo momento di evoluzione all’interno di un appuntamento di ROAMING al Teatro Margherita di Bari: ROAMING. FIGURE III, IL DISCORSO DEL RACCONTO

In occasione di CHIRALITA’ parte seconda sabato 19 novembre sono previsti due ulteriori contributi che percorrono il tema dello sfasamento spazio-temporale:

- Metti una sera a pranzo, di Giancarlo Norese.

- Io sono preciso anche se gli altri non lo sanno, di Cesare Biratoni. 


foto Luca Scarabelli

Oppy De Bernardo, foto Luca Scarabelli


 Lidia Sanvito, foto Luca Scarabelli

Alessandro Castiglioni, foto Luca Scarabelli

 Marzia Rossi, Ermanno Cristini

  Ermanno Cristini, Simone Frangi, Barbara Faessler, foto Luca Scarabelli

foto Luca Scarabelli

 Simone Frangi, foto Luca Scarabelli

more photos in  http://www.ermannocristini.it/

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